Coronavirus, Lamorgese parla del rischio di tensioni sociali: ‘Dobbiamo essere rapidi nell’erogazione dei contributi o il senso di responsabilità può diventare rabbia’.
Intervenuta ai microfoni di Che Tempo che Fa, la ministra dell’Interno Lamorgese ha parlato nuovamente del rischio tensioni sociali legato alla mancanza di soldi.
L’invito della numero uno del Viminale al governo è quello di procedere in tempi brevi con il pagamento dei contributi, questo per evitare che il senso di responsabilità dimostrato fino a questo momento possa trasformarsi in rabbia.
Emergenza coronavirus, Lamorgese sul rischio di tensioni sociali: “Dobbiamo essere rapidi nell’erogazione di contributi’
“Dobbiamo essere rapidi nell’erogazione dei contributi, della cassa integrazione. I cittadini devono poter comprare generi di prima necessità. Dobbiamo evitare assolutamente il rischio che il senso di responsabilità dimostrato finora di trasformi in rabbia“, ha dichiarato Lamorgese ribadendo il rischio che la situazione possa degenerare.
I timori del Viminale
Già diverse settimane addietro, stando alle notizie emerse, i servizi italiani avevano messo in guardia il Viminale proprio sul rischio di possibili tensioni sociali.
L’emergenza coronavirus ha complicato la situazione di tantissime persone creando anche nuovi poveri (un milione di nuovi poveri secondo le stime). Nel caso in cui la situazione degenerasse, le persone arriverebbero a vedere lo Stato come colpevole. Gli assalti ai supermercati sarebbero visti quasi come un appropriarsi di ciò che responsabilmente lo Stato non riesce a garantire.
Ovviamente parliamo di situazioni estreme e di una frontiera dell’emergenza sanitaria ed economica che il Viminale vuole evitare a tutti i costi.
La speranza è quella di risollevare le sorti del Paese e di sostenere le persone più in difficoltà fino a quando l’Italia non sarà fuori dal pantano della crisi economica.